NE VALE SEMPRE LA PENA – di Sarah De Giorgis

Con grande piacere pubblichiamo sul nostro sito lo scritto di Sarah, nostra amica e compagna nel lavoro duro e gratificante di chi monta a cavallo con passione e con la volontà di migliorarsi. Complimenti Sarah, per il tuo lavoro e per come lo esprimi coi fatti e con le parole.

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di Sarah De Giorgis

Non importa quanto freddo o quanto caldo faccia, al maneggio si va comunque. Nemmeno la pioggia, la neve, il vento possono fermarti, perchè anche se non puoi montare a cavallo, ci sono i finimenti da ingrassare, gli stivali da pulire, l’armadietto da mettere in ordine. Tutto da ripulire dalla sabbia del campo, perchè su quello combatti, su quei centimetri di granelli che sanno essere morbidi quando ci si cammina e durissimi quanto ci si cade. Quelli che ti spazzoli in fretta via dai pantaloni quando ti rimetti in piedi per salire di nuovo in sella. Cosa ne sanno le persone, gli amici, la famiglia , di quanta forza e di quanto coraggio ci vogliono per tornare nuovamente sulla sella dopo che dalla stessa sei stato scaraventato via, e non sai mai bene né perché e né come, ringrazi solo mentalmente qualche Dio per essere ancora in grado di alzarti. A volte fa così paura, tornare in sella, che anche quando sei già su e ti prepari ad un nuovo esercizio, hai ancora le mani che ti tremano. Che ne sa chi ti dice ‘chi te lo fa fare’ di cosa si prova quando riesci a finire un percorso con un netto, o anche solo quando si è ancora in sella dopo che il nostro compagno, troppo vivace, ha provato più e più volte a disarcionarci. Che ne sanno di quanta fatica , di quanto impegno, di quanta dedizione e passione ci sia voluta per finire un percorso. Di quante volte sotto un salto hai chiuso gli occhi e preso fiato, perché sai, cazzo lo sai, che la distanza non c’è, e non sai cosa succederà da lì ad un istante prima di staccarsi da terra. Speri solo di avere buone gambe per restare attaccato alla sella, perché una fermata mentre si corre al galoppo contro un salto, significa quasi sempre un viaggetto verso l’ostacolo … Ma sa solo. O la terra o il cielo. Non ci sono vie di mezzo per chi fa salto, e quando non si va a terra, ecco che accade la magia. Senti l’adrenalina dai talloni, attaccati al costato del cavallo, alla punta delle dita, delicatamente strette sulle redini. Senti il tuo compagno fremere, accettare la sfida che è di uno e di entrambi, e nemmeno la gravita’ riesce a tenervi più a terra, voli al di la’ dell’ostacolo , una , due, tre, otto,dieci volte, ma non importa ogni salto è come se fosse il primo. Si vive più cinque minuti su quella sella, di quanto la gente faccia in una vita intera. E non c’è solo il salto, ci sono anche le ore passate a fare fiato, ad allenare i muscoli tuoi e suoi, i crampi alle gambe e le fitte nei fianchi, tanto dolorose da farti lacrimare, perché non puoi fermarti se l’esercizio non è finito, si esercita anche la disciplina a cavallo. E poi c’è la rabbia, la frustrazione, perché non si è mai abbastanza bravi, perché il cavallo è testardo e contro la mano, perché l’incollatura non è giusta, perché non hai mai le spalle abbastanza dritte o i talloni abbastanza bassi, perché il cavallo scarta i salti e sai che la colpa è tutta la tua, che non gli dai abbastanza impulso perché per prima hai paura. Ti tocca affrontare anche gli attimi in cui vorresti mandare tutto a fanculo, mollare. Gli attimi in cui ti senti crollare, e diventa infinitamente più semplice chiudere con tutto.E poi il lavoro nel campo e i salti sono solo parte dell’impegno Ci sono i veterinari, le ferrature, i vaccini, le coperte, il fieno, il mangime ed i soldi che non sembrano bastare mai. Stringi i denti e rinunci, per il tuo compagno impari a rinunciare. Limiti le uscite serali, rinunci alle marche, perché una Luis Vuitton, scarpe Hogan e sciarpa Burberry, non hanno alcun valore, non quanto ne ha il tuo cavallo. Sacrifichi natale e pasqua, amici e famiglia, compleanni e capodanni, per i cavalli. E la cosa stupefacente e che mai una volta, che sia una, te ne penti. Sai che ogni goccia di sudore, di paura o di fatica, ogni lacrima di rabbia o di gioia, ne è valsa la pena. Ne vale sempre la pena.

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